Politica del turismo
FST vota contro l’iniziativa sulla biodiversità
La Federazione svizzera del turismo (FST) ha deciso di opporsi all’iniziativa sulla biodiversità, che sarà sottoposta all’elettorato svizzero il 22 settembre 2024. L’associazione ribadisce la grande importanza che attribuisce alla biodiversità e alla protezione di paesaggi, siti, luoghi storici e monumenti naturali e culturali, per cui promuove misure adeguate. Tuttavia, ritiene che l’iniziativa sia troppo rigida e impedirebbe l’ulteriore sviluppo del settore turistico.
I terreni utilizzabili sono estremamente scarsi nel nostro Paese e devono soddisfare diverse esigenze. Il turismo svizzero, un settore ad alta intensità di superficie, dipende tra l’altro dall’utilizzo del terreno. Allo stesso tempo, un paesaggio e una natura intatti sono i principali punti di forza per la Svizzera come destinazione turistica. «La protezione della natura e del paesaggio va a beneficio del settore turistico, ma a condizione che consenta l’utilizzo del terreno», afferma Nicolò Paganini, presidente della FST nonché consigliere nazionale del Centro.
L’infrastruttura turistica non può essere ulteriormente sviluppata
L’iniziativa richiede una migliore protezione della biodiversità e maggiori finanziamenti pubblici. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario riservare ulteriori aree in cui l’utilizzo sarebbe fortemente limitato e l’ulteriore sviluppo delle infrastrutture turistiche sarebbe reso più difficile. «Il turismo è spesso legato alla posizione e si sviluppa anche nella natura. Tuttavia, l’iniziativa impedisce, anziché promuovere, un ulteriore sviluppo ragionevole delle infrastrutture turistiche verso una maggiore sostenibilità», afferma il direttore di FST Philipp Niederberger.
Requisiti di ampia portata per la cultura edilizia
L’iniziativa sulla biodiversità mira tra l’altro a stabilire nuovi requisiti in ambito di cultura edilizia. Il testo dell’iniziativa sulla biodiversità non si riferisce esclusivamente ad aree e strutture al di fuori della zona edificabile. Tuttavia, la legislazione attuale rende già molto complessa e soggetta a numerose condizioni la pianificazione e la realizzazione di progetti legati alle infrastrutture turistiche. Inoltre, la responsabilità dell’attuazione viene sempre più spostata dal livello cantonale a quello federale, limitando così la flessibilità di soluzioni adattate al sito. La cultura edilizia dovrebbe essere regolamentata dai cantoni e dai comuni, che conoscono meglio le condizioni locali.
Per maggiori informazioni, contattare:
Nicolò Paganini, presidente della Federazione svizzera del turismo, tel. +41 79 605 19 43
Philipp Niederberger, direttore della Federazione svizzera del turismo, tel. +41 31 307 47 55
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